BIASION E LA DELTA EVO

Di Sergio Remondino

Alla fine ce l’ha fatta. Ed era dal 1995 che ci pensava. Ventisei anni dopo Miki Biasion è riuscito a far nascere la Lancia Delta Evo3, ultimissima evoluzione della vettura che ha conquistato sei Mondiali Costruttori rally consecutivi dall’87 al ’92 e con la quale il campione di Bassano del Grappa ha vinto due Mondiali Piloti – nell’88 e nell’89 – e 15 gare iridate, fra le quali due Safari.

Ricordo bene quel giorno. Stavamo provando per Rallysprint una Delta Proto del Team Astra e io, a fianco di Miki, mi godevo lo spettacolo come se fossi un navigatore vero. Mentre spremeva i 500 cv di quella “belva” senza flangia e senza limiti, Miki mi spiegava quanto poco sarebbe stato sufficiente per fare ancora della Delta una supercar stradale di vertice.

“Basterebbe un motorone – diceva Miki – e questo c’è già. Poi ci vorrebbero dei fari più moderni, un bel lifting generale, cerchi e pneumatici giusti e interni da vera supercar”.

Semplice, ma non per quelli della Lancia. A Torino non ci credevano più, nella Lancia, nella Delta e neanche delle automobili, come si sarebbe drammaticamente visto negli anni a venire. Così, la “Super Super Delta” rimase lettera morta e neppure il tentativo dell’ingegner Cena, supportato dalla Maggiora che costruiva le ultime Delta Evo stradali a Chivasso, potè sortire il risultato.

Nessuno aveva fatto i conti con la passione di Biasion nei confronti della “sua” creatura. Testardamente, non appena ha potuto, Miki è tornato alla carica e grazie alla sua tenacia la “Super Super Delta” vedrà finalmente la luce.

Divenuto imprenditore e restauratore con l’Italia Motor Sport che ha sede a Codroipo (Udine) e recupera e restaura Delta stradali e da corsa, Biasion ha ideato una specialissima versione in soli otto esemplari  tiratura limitata della iconica Lancia sei volte iridata rally: ne sono in programma solo otto esemplari, interamente costruiti a mano partendo da altrettante “Deltona Hf” di serie.

La scocca viene portata a nudo, rinforzata e riverniciata con una speciale tinta cangiante dall’opaco al metallescente garantita a vita; mentre gli interni sono realizzati in collaborazione con Sparco e prevedono l’uso di pellami e materiali di prima qualità.

La meccanica è basata su quella della Delta Gruppo A, con tutti gli aggiornamenti necessari per portarla ai livelli di prestazioni e comfort oggi richiesti. Il tutto assecondato da pneumatici Michelin Pilot Sport e da un assetto accuratamente sviluppato da Biasion in persona insieme ai tecnici della Bilstein. Per una simile iniziativa era quasi d’obbligo ricreare la collaborazione fra Biasion ed il Martini Racing, sponsor e scuderia che ha vestito tutte le Delta ufficiali e la cui livrea, divenuta iconica, grifferà le Evo by Biasion.